sostituzione per maternità

Sostituzione per maternità come possibilità d’inserimento lavorativo

Nel mondo del lavoro, si sa, conta spesso anche la fortuna. Avere un cv ricco di titoli e di qualifiche non è sinonimo automatico dell’ottenimento di una collocazione. Il motivo, è da ricercarsi solitamente nella grande competitività che ormai l’impiego privato prevede: il colloquio di lavoro è infatti una roulette russa, specialmente nel caso di nuove imprese, che per far fronte alle tasse riducono i posti di lavoro disponibili, affidando a recruiter di risorse umane spesso esterni l’ingrato compito di dover eseguire una selezione fra profili molto validi e meritevoli di ottenere il posto di lavoro, pur essendo costretti a effettuare una scrematura indispensabile.

Sebbene quello dell’ impiego sia un settore che ha subito ultimamente molte novità, si pensi ad esempio al lavoro da casa, permangono delle opportunità lavorative che possono essere colte in maniera fortuita, segnando una svolta nella vita lavorativa di tante persone. Una di queste è sicuramente la possibilità di trovare impiego effettuando una sostituzione per maternità, con la possibilità di trovare impiego effettuando una sostituzione per maternità. A prescindere che si tratti di lavoro part time, lavoro online o lavoro agile, sono molte le donne che rimangono incinte e per tale motivo vanno in maternità, lasciando scoperto un posto di lavoro che un imprenditore ha solitamente necessità di ricoprire in tempi brevi. Sono infatti molto le storie di coloro che tramite una sostituzione per maternità sono riusciti a trovare un impiego stabile. Di seguito una piccola panoramica sul funzionamento di questa procedura.

 

 

Cos’è un contratto per sostituzione di maternità e come funziona?

 

In gergo squisitamente tecnico e giuridico, giuslavoristico per la precisione, questo tipo contrattuale non è nient’altro che un contratto a tempo determinato sottoposto ad alcune condizioni. In gergo, questo contratto viene chiamato anche per sostituzione con conservazione del posto. In sostanza, quando si verifica, all’interno di un ufficio, una gravidanza, la donna va in maternità: ossia si assenta dal posto di lavoro percependo uno stipendio ridotto, permettendo ad un’altra persona diversa di subentrare nella stessa posizione di lavoro, mantenendo i diritti e gli obblighi previsti dal contratto del lavoratore o lavoratrice in aspettativa, al fine di lasciarlo poi di nuovo al sostituito quando questo potrà tornare. Naturalmente, le possibilità di essere sostituiti valgono specialmente per le donne, tuttavia negli ultimi anni si sta sempre più moltiplicando una cospicua giurisprudenza che equipara alla donna anche il lavoratore uomo in paternità, sebbene quest’ultimo caso sia sostanzialmente più raro da riscontrare in giro.

 

 

Le caratteristiche del contratto di sostituzione per maternità

 

Come ogni tipo contrattuale presente all’interno dell’ordinamento italiano, anche questa forma di contratto ha determinate caratteristiche che devono essere rispettate, a pena di nullità dello stesso. Innanzitutto, devono essere specificati i nominativi della persona da sostituire e le mansioni a cui era addetta: questo perché il sostituto, che deve essere anch’esso individuato, subentra in tutto e per tutto nella stessa posizione del sostituito, anche per quanto riguarda gli orari e la retribuzione.

Inoltre, deve essere specificata la durata della sostituzione per diversi motivi: innanzitutto, il contratto deve cominciare un mese prima dell’effettiva maternità per permettere l’affiancamento. Inoltre deve avere una durata minima di 6 mesi e può essere prorogato fino ad un massimo di 12 mesi, ovvero un anno.

 

 

Il contratto di sostituzione per maternità è una buona opportunità lavorativa?

 

Entrare anche a tempo determinato in una impresa con un contratto del genere è una buona prova per se stessi e per fare conoscenze. E’ bene sapere che un contratto del genere, se prorogato oltre i 12 mesi, non si trasforma in un tempo determinato a differenza di quanto prevede la legge, tuttavia è una buona opportunità per cominciare a lavorare e fare esperienza, dandoti la possibilità di crescere e diventare importante o indispensabile all’interno dell’organizzazione che ti dal lavoro. Con tanto impegno e le giuste capacità potresti riuscire a ottenere un contratto a sè stante, trasformando la fortuna in routine.