il colloquio di selezione

Il colloquio di selezione

Ti trovi in una situazione in cui ci siamo, prima o poi, trovati tutti: sei riuscito a ottenere un colloquio di lavoro e adesso sei nel pallone, non sai come agire e cosa fare.

La buona notizia è che si tratta di un problema piuttosto comune; a scuola e all’università non insegnano come gestire un colloquio. Quindi, magari hai passato anni e anni sui libri, superato un ciclo di studi durissimo, scritto un cv perfetto e adesso ti senti paralizzato, non hai idea di cosa fare e come presentarti. Niente paura. Imparando a conoscere le regole non scritte che lo caratterizzano, le dinamiche e alcuni semplici trucchi sarai già un passo avanti rispetto alla concorrenza.

 

Cerca quante più informazioni possibili sull’azienda

 

Questo dovrebbe essere un passaggio scontato. La prima cosa da fare, è cercare quante più informazioni possibili sull’azienda o l’organizzazione per cui speri di lavorare.

Lavorare per un’associazione no profit non è come lavorare per una società per azioni. La tua strategia deve essere calibrata in base al posto per cui speri di lavorare. Tieni presente che nelle grandi aziende di solito ci sono reparti (HR) dedicati a fare le interviste di lavoro, che possono comprendere anche test attitudinali o domande studiate per capire la psicologia e la personalità del candidato.

Nelle aziende più piccole, come ad esempio le SRL, di solito si parla direttamente con il responsabile. Inoltre, raccogliere quante più informazioni possibili ti sarà utile in fase di colloquio, aiutandoti a capire quali sono gli obiettivi e gli ideali dell’azienda (ad esempio, è impegnata nel sociale? Si batte per il contrasto all’inquinamento?).

 

Prepara una lista di possibili domande con corrispondenti risposte

 

Il tipo di lavoro, e le competenze richieste, dovrebbero darti un’idea sul tipo di domande che ti verranno poste. Quindi, prova a fare questo esercizio: scrivi, su un foglio di carta o su un BlockNote, le possibili domande e le eventuali risposte.

Ricorda che non è importante cercare di crearsi uno specifico personaggio.

Per risultare credibile, deve emergere la tua personalità, quindi sentiti libero di condividere, se chiaramente l’atmosfera del colloquio lo consente, i tuoi hobby, gli interessi e le attività che fai nel tempo libero, per mostrare che sei una persona attiva a propositiva.

 

Prepara il viaggio e studia l’itinerario

 

La puntualità è importantissima. Fondamentale è, infatti, perlomeno non risaltare in negativo. Se arrivi in ritardo, questa sarà la prima cosa che l’intervistatore noterà di te.


Quindi, pianifica il percorso. Assicurati di sapere dove devi andare e qual è la strada più veloce per raggiungerlo. Oggi con google maps non è difficile.

Una buona idea è quella di arrivare un anticipo, non tanto perché sia davvero essenziale, ma perché avere la sensazione di stare per arrivare in ritardo potrebbe farti sentire nervoso e agitato, e non è per niente una buona idea arrivare al colloquio in stato di agitazione.

 

Come vestirsi?

 

Questa domanda non può avere una risposta univoca. Dipende da vari fattori, come ad esempio il tipo di organizzazione per cui andrai a lavorare, e soprattutto il lavoro che andrai a fare. Un abbigliamento non troppo formale né troppo causal, ad esempio una camicia ben stirata o una polo, si adatta a tutte le occasioni.

 

Durante il colloquio

 

In fase di colloquio dovrete fare attenzione a curare due tipi di linguaggio: corporeo e verbale. Certo, non sempre si ha il completo controllo, ma bisogna sforzarsi di farli coincidere.

Se cerco di trasmettere, con le parole, un’immagine decisa e sicura, ma poi mi tremano le gambe o mi sudano le mani allora tutti i miei sforzi saranno stati vani.

Una buona idea è quella di prepararsi le cose da dire. Questo ti aiuterà a restare più concentrato sull’impressione che vuoi trasmettere, senza dovere elaborare le cose da dire al momento.