tirocinio curriculare guida

Tirocinio extra curriculare e curriculare cosa sono

Ci sono un sacco di buoni motivi per fare un’esperienza lavorativa mentre stai studiando. I tirocini ti consentono infatti di provare una potenziale carriera, acquisire esperienza di lavoro pratica (che spesso nelle università italiane manca!), stabilire contatti che potranno risultare utili in futuro e altro ancora.

Tuttavia, c’è una chiara differenza fra un tirocinio curriculare e uno extra-curriculare: andiamo a vedere quale.

 

Tirocinio curriculare

 

Ci sono due tipi di tirocini, in Italia.

Tirocini curriculari obbligatori: sono di solito diffusi nei corsi di laurea con un taglio molto pratico. Ad esempio, scienze dello sport, tecniche di laboratorio, scienze infermieristiche e medicina.
Questi tipi di tirocini sono obbligatori per il conseguimento del titolo. Infatti, attribuiscono allo studente dei crediti, proprio come se fossero degli esami.

Tirocinio curriculare non obbligatori: si tratta di stage in azienda non obbligatori per altri campi di studio, come ad esempio le discipline umanistiche, economiche, sociali. Questi, in alcuni casi, possono dare un punteggio supplementare per la laurea o un esame, ma in realtà non sono molto diffusi in Italia, soprattutto nelle università pubbliche. Più diffusi, invece, nelle università private.

In genere, un tirocinio curriculare non è un lavoro effettivo, quindi non si è pagati. L’obiettivo è quello di coniugare l’apprendimento con il lavoro, quindi teoria e pratica.

Per iniziare con uno stage curriculare, è necessario che ci sia un accordo tra la tua università e l’organizzazione per cui vuoi lavorare. Può essere un’azienda privata, uno studio professionale, una cooperativa o un’istituzione pubblica.
Generalmente i tirocinanti devono seguire un piano di formazione e sono seguiti da due consulenti, uno dell’università e un altro dell’organizzazione ospitante.

Questi hanno il compito di supportare lo studente durante lo stage e nel processo di certificazione finale.

 

Il tirocinio extracurriculare

 

Se non sei iscritto a un’università, potrebbe essere una buona idea, per fare esperienza e ampliare i propri orizzonti lavorativi, iscriversi a un tirocinio extra-curriculare. Come suggerisce il nome, questo è rivolto a chi ha già una laurea. Di solito, c’è un termine entro il quale è possibile fare un tirocinio dopo la laurea, spesso pari a un anno, ma variabile in base alle norme vigenti.

 

Come trovare lo stage giusto per te

 

Ci sono diversi modi per trovare uno stage. Il primo passo è sicuramente quello di cercare sul sito web della tua università. Qui, spesso, sono pubblicati annunci per tirocini nel settore pubblico o aziende affiliate. Puoi anche controllare su Almalaurea per vedere se c’è qualcosa d’interessante disponibile per la tua posizione.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi direttamente all’azienda.

Se c’è una particolare azienda per cui ti piacerebbe lavorare allora puoi provare direttamente a fare richiesta, verificando se ci sono stage in offerta o contattando direttamente il reparto risorse umane.

Arricchire il proprio cv con esperienze lavorative è, nel mondo lavorativo odierno, un passo fondamentale.

Peccato che ciò venga, nelle università italiane, spesso trascurata, ponendo un eccessivo peso sulla teoria e non sulla pratica. Che tu stia per laurearti o ti sia appena laureato, fare esperienza lavorativa è sempre fondamentale per distinguerti dalla concorrenza